La figura del socio è, spesso, confusa e accumunata a quella del tesserato, con gravi conseguenze per la corretta gestione dell’associazione. Occorre, pertanto, fare le dovute precisazioni.
Il socio è la persona fisica (alle volte anche giuridica) che partecipa alla vita associativa, in seguito a domanda di ammissione; compare nel Libro soci dell’associazione, previa delibera dell’organo direttivo o assembleare; ha una qualifica non temporanea (se così non fosse, si parlerebbe di cliente) e ha determinati diritti e doveri nei confronti dell’associazione (elettorato attivo e passivo, diritto di convocazione assembleare, dovere di pagare la quota sociale etc.).
Il tesserato è, invece, il soggetto legato a un ente di secondo livello (Enti di Promozione, Federazioni, Discipline Associate), tramite un tesseramento, e partecipa alle attività dell’Ente stesso. L’associazione, affiliandosi a un Ente di II livello per i motivi più disparati (iscrizione al Registro Coni, richiesta di nullaosta per la somministrazione di cibi e bevande, coperture assicurative) tessera i suoi affiliati, tramite un rapporto cosiddetto di terzietà.
Di conseguenza, il socio può essere tesserato o meno, così come il tesserato può essere o meno socio dell’associazione (salvo che l’ente di II livello non richieda espressamente che il tesserato sia anche socio dell’associazione) e, nell’ipotesi in cui non sia anche socio del sodalizio associativo, non svilupperà i diritti e doveri tipici di tale figura (non dovrà essere convocato per le assemblee, non avrà l’elettorato attivo e passivo, non pagherà la quota sociale etc).
La tessera ha validità annuale.
La confusione tra le due figure determina gravi errori organizzativi: spesso, le associazioni gestiscono i propri soci come se fossero tesserati e fanno compilare ogni anno la domanda di ammissione socio (confondendosi con la scadenza annuale del tesseramento), creano un nuovo libro soci annuale e non convocano alle assemblee tutti coloro che ne avrebbero diritto.
Va, invece, ricordato che il vincolo associativo non è temporaneo e che, pertanto, il socio iscritto nel Libro soci vi rimane a tempo indeterminato, a meno che non venga escluso dall’associazione tramite apposita procedura (per motivi e con modalità indicate nello statuto).
È utile evidenziare che il D.Lgs. 117/2017 (c.d. Codice del Terzo Settore) ha escluso la figura del tesserato dalla disciplina degli Enti del Terzo Settore. Tale fattispecie sarà oggetto di specifica regolamentazione, al fine di evitare errori gestionali da parte delle singole associazioni, specie per quelle iscritte sia al RUNTS (Registro Unico Nazionale degli enti del Terzo Settore) che al Registro Coni.
Un pensiero su"Socio Vs Tesserato"
Buongiorno, cosa si intende per validità “annuale” del tesseramento? Anno solare o 365 gg dalla data di tesseramento?